giovedì 5 dicembre 2013

La carie (terza parte e son guai)

Buongiorno cari lettori! In quest’ultima parte vi informerò della sintomatologia della carie. Spesso la carie si può presentare con quadri diversi, in ogni caso alla macchia si associa spesso il dolore…Questo è un dolore molto forte ed è dovuto al coinvolgimento della polpa dentale. Dovete sapere infatti che il dente è innervato attraverso dei nervi che penetrano dentro il dente attraverso un foro presente all’estremità della radice. I nervi principali che conducono il dolore sono il nervo alveolare inferiore che passa dentro la mandibola nel canale mandibolare e da la sensibilità a tutti i denti di metà arcata inferiore ed i nervi alveolari superiori che si dividono in posteriori (quelli che innervano i molari), medi (i premolari) e anteriori (canino e frontali). Ovviamente sarà presente un nervo per ogni metà dell’arcata. Ricordiamo che i denti sono posizionati su due ossa, la mascella che è l’osso superiore, e la mandibola che è l’osso inferiore. Non confondetevi! Mi chiedo se tutti sanno la differenza. Ciò che è importante in ogni caso è il fatto che i denti quando sono cariati creano un dolore molto forte, da alcuni considerato secondo solo al parto! Quindi se volete evitare un dolore veramente forte dovrete riconoscere la sintomatologia sin dall’inizio. Cosa che ora sto insegnando in questo blog. I denti sono innervati da fibre di due tipi: la fibre C e le fibre A-delta che conducono tipi di dolore diversi. Esistono diverse teorie che spiegano il dolore che origina dai denti ma la più riconosciuta dai dentisti esperti dice che il dolore è dovuto ad un aumento di pressione che si verifica dentro la polpa e che stimola le fibre nervose che vanno dalla polpa ai nervi e da qui al nervo principale della faccia: il trigemino! E’ importante sapere che il mal di denti nasce quasi in tutti i casi da una carie! All’inizio sarà presente il quadro di pulpite reversibile dove avrete dolore al dente soprattutto al freddo, ma anche al caldo. Se dovesse verificarsi qualcosa del genere vi consiglio di rivolgervi subito dal dentista a meno che non abbiate denti sensibili per natura. Il dolore è forte ma passa subito dopo lo stimolo, inoltre vi permette di dormire e a volte può venire in seguito all’assunzione di cibi dolci. E se il dente si trova ad uno stadio successivo di infiammazione? In questo caso avrete una pulpite irreversibile, quindi il dente nella maggior parte dei casi non sarà recuperabile e dovrà essere utilizzata un’altra arma molto più costosa, la devitalizzazione. Vi sconsiglio di arrivare a questo punto, anche perché in realtà il vero problema sarà un altro: il tremendo dolore! Volete evitare un dolore che non vi permette neanche di dormire e vi costringe a girare con la bottiglia d’acqua fresca? Allora curate la vostra carie in anticipo e rivolgetevi subito al dentista anche quando siete allo stadio reversibile e dove quindi sentite dolore al freddo. La pulpite irreversibile è caratterizzata da un dolore fortissimo che aumenta con il caldo e si riduce con il freddo (evitate di essere voi quei pazienti che vengono a bussare in lacrime con in mano una bottiglia d’acqua fredda, e se state leggendo attentamente sono sicuro che sarete tranquilli), INOLTRE il dolore può aumentare da sdraiati e spesso non permette di dormire. Il dolore rimane diverse ore dopo lo stimolo doloroso! Per fortuna non dura a lungo, infatti l’aumento eccessivo di pressione all’interno della camera pulpare (dentro il dente) causa una compressione della polpa che la porta a necrosi. Successivamente avrete il dente morto e quindi non sentirete più dolore, ma ne passerete delle belle prima. Inoltre l’infezione non finisce qui, ma si può evolvere in altri stadi via via più crescenti e dolorosi. Ma di questo parlerò nella prossima puntata a brevissimo. Buona giornata e state con noi! 

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